Il voto a favore di una legge ingiusta per limitare i danni

Il presente contributo tenta di dare risposta ad un quesito di etica applicata: votare o non votare a favore di una legge ingiusta al fine di impedire il varo di un’altra legge più ingiusta o di eliminarne una più iniqua già vigente? La risposta a cui si è giunti è la seguente: non è mai moralmente...

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Bibliographic Details
Main Author: Tommaso Scandroglio
Format: Article
Published: 2021
Series:PÁZMÁNY LAW REVIEW 8 No. 1
doi:10.55019/plr.2021.1.43-55

mtmt:35771475
Online Access:https://publikacio.ppke.hu/2267
Description
Summary:Il presente contributo tenta di dare risposta ad un quesito di etica applicata: votare o non votare a favore di una legge ingiusta al fine di impedire il varo di un’altra legge più ingiusta o di eliminarne una più iniqua già vigente? La risposta a cui si è giunti è la seguente: non è mai moralmente lecito proporre, votare o dare in qualsiasi modo appoggio formale ad una legge ingiusta anche perseguendo il fine eticamente lecito di limitare i danni ed anche stretti da necessità. Infatti l’oggetto morale dell’atto del votare a favore è il medesimo della ratio della legge messa al voto. La norma legittimante un male morale è una legge ingiusta e mai si può dare il proprio voto a sostegno di una legge di tal natura. In altri termini votare a favore significa approvare e mai è moralmente lecito approvare un’ingiustizia. I danni che si vogliono limitare rappresentano i fini remoti i quali, insieme allo stato di necessità, non hanno il potere di mutare l’oggetto morale dell’azione del votare una simile norma che rimane malvagio. L’uomo è chiamato sempre a compiere il bene, non sempre ad ottenere l’utile.
Physical Description:43-55
ISSN:2064-1818